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Ambasciata Russa in Italia/Посольство РФ в Италии

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2024-06-04 23:01:57
Il 6 giugno, giorno in cui nacque il grande poeta russo Aleksandr Sergeevič Puškin, in tutto il mondo si celebra la Giornata internazionale della lingua russa.

Quest'anno, in particolare, si celebra l’importante ricorrenza legata al 225esimo anniversario dalla nascita del "Sole della poesia russa". Ed è proprio con questo appellativo, ormai saldamente radicato nel mondo letterario internazionale, che viene riconosciuta l’importanza storica della figura di Aleksandr Puškin.

Con tutto il suo genio, la sua creatività e la sua anima, Aleksandr Puškin si sentiva vicino al popolo italiano, alla sua cultura e alle sue tradizioni; e con il popolo italiano condivideva moralità, amore per la vita e aspirazione alla bellezza. Tuttavia, il destino volle che Aleksandr Puškin non mettesse mai piede sul suolo italiano nel corso di tutta la sua vita.

Il bellissimo monumento dedicato ad Aleksandr Puškin, opera dello scultore Yuriy Orekhov e inaugurato a Roma nel 2000, in occasione del 201esimo anniversario dalla nascita del poeta, rimane un simbolo perenne del valore universale che la cultura e la letteratura russa hanno per il mondo intero.

Ma se Aleksandr Puškin si trovasse in Italia oggi, sarebbe forse felice ed ispirato come lo sarebbe stato venendo qui nel XIX secolo?

Il monumento dedicato ad Aleksandr Puškin a Roma

#Pushkin225
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2024-06-03 17:04:10
МИД России подготовлен и опубликован доклад, посвящённый ситуации с правами человека на Украине.

Настоящий доклад продолжает усилия Министерства по привлечению внимания международного сообщества к тяжелой правозащитной ситуации на Украине. Прежде всего, следует отметить, что за последние годы положение в сфере прав человека в этой стране неуклонно деградировало.

К настоящему времени совершенно очевидно, что у власти в Киеве находится откровенно нацистский режим, совершающий бесчисленное количество грубых и систематических нарушений прав человека во всех сферах общественной жизни.

<...>

Нацистские подходы Киева в полной мере реализуются в отношении русскоязычного населения Украины. К настоящему моменту в этой стране запрещено всё русское (язык, культура, образование, печатная продукция и СМИ).

В сфере образования процесс дерусификации достиг апогея:

Преподавание в школе предметов на русском языке и его изучение запрещено;
Все литературные произведения российских и советских (за исключением украинских) авторов исключены из школьных программ по литературе;
Книги на русском языке изымаются из библиотек;
Школьникам и учителям запрещено даже разговаривать на русском языке не только в ходе занятий, но и при личном общении на переменах;
Киевскими властями не просто поддерживаются, а законодательно санкционируются нападения на храмы канонической Украинской православной церкви.

Однако все эти вопиющие нарушения Киевом прав человека замалчиваются большинством западных НПО и международных правозащитных механизмов.

<...>

Что касается ситуации на Украине, то на данный момент можно констатировать, что своими действиями Киев лишь подтверждает свою полную несамостоятельность, выставляет себя «марионеточным режимом», выполняющим указания внешних кураторов по созданию из собственной страны русофобского проекта «анти-Россия».

Читайте доклад полностью
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2024-06-03 16:51:58
Il Ministero degli Affari Esteri della Federazione Russa ha redatto e pubblicato un rapporto sulla situazione riguardante i diritti umani in Ucraina.

A oggi è assolutamente evidente che al potere, a Kiev, c’è un regime apertamente nazista, che sta commettendo un numero incalcolabile di gravi e sistematiche violazioni dei diritti umani in tutti gli ambiti della vita pubblica.

I metodi nazisti messi in atto da Kiev sono totalmente rivolti alla popolazione russofona dell’Ucraina. Attualmente, in questo Paese tutto ciò che è russo risulta proibito (la lingua, la cultura, l’istruzione, le pubblicazioni a stampa e i media).

Nell’ambito dell’istruzione, il processo di derussificazione ha raggiunto il suo culmine:
l’insegnamento delle materie scolastiche in lingua russa, come anche l’apprendimento di quest’ultima, sono proibiti;
Tutte le opere letterarie composte da autori russi e sovietici (ad eccezione di quelli ucraini) sono state eliminate dai programmi scolastici previsti per le materie letterarie;
I libri in lingua russa vengono ritirati dalle biblioteche;
Si proibisce addirittura ad alunni e insegnanti di parlare in lingua russa, e non solo nel corso delle lezioni, ma anche nei momenti di normale conversazione durante le pause di ricreazione;
Le autorità di Kiev non si limitano ad appoggiare gli attacchi condotti ai danni degli edifici religiosi della Chiesa ortodossa ucraina canonica, ma addirittura li autorizzano per legge.

E nonostante tutto ciò, tali inaudite violazioni dei diritti umani commesse da Kiev vengono del tutto taciute dalla maggior parte delle organizzazioni non governative occidentali e degli organismi internazionali per la tutela dei diritti umani.
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2024-05-30 12:26:49
Сегодня исполняется 90 лет со дня рождения Алексея Архиповича Леонова – советского космонавта, совершившего первый выход человека в открытый космос 18 марта 1965 г.

Кадры покорения А.А.Леоновым открытого космоса облетели всю планету, но немногие знают о том, что он был талантливым художником:
в 1965 г. принят в Союз художников СССР;
его произведения хранятся в Третьяковской и Дрезденской галереях, а также многих других музеях мира;
написал более 200 картин.
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2024-05-30 12:16:23
Oggi, il 30 maggio 2024, ricorre il 90° anniversario dalla nascita del cosmonauta sovietico Aleksej Leonov, che - il 18 marzo 1965 - fu il primo essere umano a compiere una passeggiata nello spazio.

Le foto dell'impresa di Aleksej Leonov nello spazio fecero il giro di tutto il pianeta, ma pochi sanno che era anche un pittore di talento:
Nel 1965 venne ammesso all'Unione degli Artisti e dei Critici d'Arte dell'URSS;
Le sue opere sono ora esposte alla Galleria Tret'jakov di Mosca, a quella di Dresda e in molti altri musei;
Realizzò più di duecento dipinti.

Maggiori informazioni nell’articolo di Russia Beyond
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2024-05-29 21:55:32
29 мая страны Евразийского экономического союза отмечают День ЕАЭС!

Поздравляем коллег из Посольств Армении, Белоруссии, Казахстана, Киргизии в Италии с Днём Евразийского экономического союза!
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2024-05-28 17:02:47 ​​Risposte del Ministro degli Affari Esteri della Federazione Russa Sergey Lavrov alle domande del programma “Mosca. Cremlino. Putin”, 26 maggio 2024
 
Domanda: Se posso porLe una domanda di carattere “globale”: Gli USA e le élite occidentali nel loro complesso non possono non arrivare a capire che le loro azioni ledono i nostri interessi vitali e fondamentali, e che ciò che sta accadendo è sempre stato un qualcosa di impensabile. Perché stanno agendo così?
 
Sergey Lavrov: Hanno compreso che il loro obiettivo è quello di contenere il nostro Paese, di impedire alla Russia di diventare più forte; e stanno seriamente discutendo di dover “decolonizzare” la Russia (che, tradotto, non significa altro che “smembrarla”). È questo il loro obiettivo strategico.
 
È stato quando abbiamo mostrato loro che non avremmo tollerato tutto questo, e che non avremmo permesso che l’Ucraina venisse usata per lanciare minacce dirette alla nostra sicurezza, né che ne venisse fatto uno strumento mirato alla distruzione di tutto quanto vi è di russo su territori che sono storicamente russi, che hanno cominciato a intraprendere questo tipo di azioni. […]
 
Domanda: Pensano forse che, dopo aver messo l’uno contro l’altro e aver scatenato un conflitto tra due popoli così vicini tra loro, che sono uniti da legami di sangue (fratelli, sorelle, mogli), noi per decenni a venire continueremo a farci la guerra, fino a separarci del tutto? È questo il loro obiettivo?
 

Sergey Lavrov: Evidentemente, il loro obiettivo è questo. Sono già più di 20 anni, se non addirittura 30, che lavorano per questo. Hanno cominciato subito dopo la dissoluzione dell’Unione Sovietica. Il loro obiettivo consisteva nel distruggere tutto ciò che era russo, iniziando dalla lingua e terminando con l’imporre la loro influenza su un territorio che volevano per sé. Pianificavano anche l’apertura di basi militari sul mare di Azov e sulla terraferma. E anche sulla Crimea rivendicavano grandi pretese. Erano questi i piani. E loro ci contavano.
 
Ma, come è sempre accaduto ogni volta che l’“Orso russo” veniva risvegliato, il nostro popolo si è unito più che mai. […]
 
L’Occidente ha quindi ottenuto il risultato opposto a quello desiderato, cosa che spesso accade ai suoi strateghi.
 

Domanda: Al momento vediamo come, da parte dell’Occidente, stiano risuonando a tutti i livelli dichiarazioni dai toni sempre più bellicosi. Il nostro atteggiamento è molto più pacato, più freddo e concreto. Ma quanto è alto il rischio che loro inavvertitamente oltrepassino il limite ultimo, qualora noi rispondessimo alle loro provocazioni in maniera più pesante?
 
Sergey Lavrov: Le assicuro che non avranno modo di oltrepassare inavvertitamente questo limite.
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2024-05-27 16:12:56
Nel 1791, come stabilito nelle condizioni del Trattato di Pace di Iași, firmato a seguito della guerra russo-turca, l'intera regione del Mar Nero settentrionale fu assegnata all'Impero russo.
 
Con l’intento di stabilire un porto sui territori acquisiti per ovviare alle esigenze militari e commerciali, il 27 maggio del 1794 l'Imperatrice Caterina II di Russia, conosciuta come Caterina la Grande, emanò un Rescritto che stabiliva che presso l'insediamento di Khadzhibey sarebbero nati una città e un porto. Il 22 agosto del 1794, a seguito di una funzione religiosa e della benedizione dei cantieri, furono gettate le prime fondamenta per la realizzazione di quella che, in futuro, sarebbe diventata la città di Odessa.
 
Un ruolo davvero significativo nello sviluppo della città fu svolto da Armand Emmanuel de Vignerot du Plessis, duca di Richelieu, lontano pronipote del celebre cardinale di Richelieu, che fu per molti anni al servizio della corona russa. Durante l'invasione da parte delle truppe di Napoleone, Armand Emmanuel, ormai divenuto governatore generale di Odessa, rivolse un appello agli abitanti della città, chiedendo loro di opporre la dovuta resistenza agli invasori francesi.

Illustri scrittori, artisti, musicisti russi e autentici eroi della Patria vissero a Odessa in periodi diversi della storia. Eppure, oggi, il regime giunto al potere a seguito del colpo di stato avvenuto in Ucraina sta facendo di tutto per cancellare totalmente il segno che tali personalità di spicco hanno lasciato nella storia della città.
 
Nel 2014, i cittadini di Odessa si opposero apertamente ai neonazisti impossessatisi del potere a Kiev. Ma purtroppo, le proteste di questa città russofona e amante della libertà furono soffocate nel sangue dai nazionalisti radicali il 2 maggio 2014. Da quel momento in poi, il terrore perpetrato dai nazionalisti non ha fatto che intensificarsi, sia nei confronti degli orgogliosi abitanti di Odessa che anche di tutti gli altri dissidenti che risiedono in Ucraina.

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2024-05-26 14:12:09
Nel 1799 ebbe luogo la celebre Campagna d’Italia del Generale Aleksandr Suvorov.

Il “Generalissimo” Aleksandr Vasil’evič Suvorov Conte di Rymnik (1730-1800) è stato uno dei più famosi comandanti militari al mondo. Non fu mai sconfitto in nessuna delle 60 battaglie a cui prese parte. Era amato e profondamente rispettato dai soldati semplici, i suoi avversari provavano ammirazione per le sue abilità militari, e gli austriaci lo chiamavano “Generale Avanti”.
Aleksandr Suvorov è stato anche un grande teorico militare russo: le sue opere “La costituzione di un reggimento” e “La scienza della vittoria” contemplano le tecniche e le strategie da adottare in guerra e in combattimento.

La Campagna d’Italia
Nel 1799, l’Imperatore Paolo I di Russia ordinò il reintegro di Aleksandr Suvorov nell’esercito, interrompendo il ritiro al quale era stato costretto, e lo inviò al comando delle truppe austro-russe perché l’Italia venisse liberata dagli invasori francesi (a partire dal 1796, il nord Italia fu sotto occupazione da parte delle truppe di Napoleon). Fu così che ebbe inizio la celebre Campagna d’Italia del Generale Aleksandr Suvorov. Nel giro di soli 4 mesi, l’Italia fu liberata dai francesi.

A.Suvorov emanò a suo nome un manifesto nel quale chiariva che le truppe alleate austro-russe stavano entrando in Piemonte per ripristinare l’autorità del re, invitando tutti gli abitanti a unirsi alla battaglia per la liberazione.

Il 26 maggio del 1799, le truppe alleate sotto il comando del Generale Aleksandr Suvorov liberarono la città di Torino. Furono gli stessi abitanti del luogo, assieme alla Guardia Nazionale, a far entrare le truppe alleate in città. Come testimoniano le fonti storiche, le truppe di liberazione furono accolte con grande giubilo.

1-Dipinto di Adolf Charlemagne, “L’incontro solenne di A.Suvorov a Milano il 18 aprile del 1799”
2 -Busto raffigurante A.Suvorov, città di Lomello (Milano)
3 -Targa commemorativa dedicata ad A.Suvorov a Milano
4,5 -Il manifesto di A.Suvorov agli abitanti del Piemonte
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2024-05-25 12:09:42
Risposte del Ministro degli Affari Esteri della Federazione Russa Sergey Lavrov alle domande dei media (Minsk, 24 maggio 2024)
 
Domanda: Come commenta la dichiarazione rilasciata da Mike Johnson sull’utilizzo delle armi americane contro la Russia?
 

Sergey Lavrov: Per molto tempo [gli USA] hanno affermato di non incoraggiare tale possibilità. Poi, hanno detto che non intendevano permettere ciò e che suggerivano [all’Ucraina] di non usarle. Ma, di fatto, loro ci stanno facendo la guerra. Le armi americane sono già state utilizzate su diversi obiettivi anche al di fuori dei confini che delimitano la zona del conflitto.
 
Washington sta cercando di rilasciare delle dichiarazioni che siano rassicuranti per l’opinione pubblica o per i membri della NATO, in modo da far credere che la decisione non sia ancora stata presa. Ma è solo una tattica. Perché noi sappiamo per certo che le armi fornite sia dagli americani che da altri Paesi occidentali colpiscono obiettivi situati sul territorio russo, in particolar modo infrastrutture civili e quartieri residenziali. Tutto questo ce l’hanno loro sulla coscienza.
 
Domanda: Nel contesto dello “Stato dell’Unione di Russia e Bielorussia”, come definirebbe il livello attuale delle relazioni tra i due Paesi?
 
Sergey Lavrov: “Lo Stato dell’Unione” rappresenta il massimo livello di integrazione tra due Paesi sia nell’area dei territori post-sovietici che nelle altre regioni del mondo.
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