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Commento dell'Ambasciata in merito agli atti di sabotaggio del | Ambasciata Russa in Italia/Посольство РФ в Италии

Commento dell'Ambasciata in merito agli atti di sabotaggio delle Forze armate ucraine contro infrastrutture civili — la centrale idroelettrica di Kakhovka e la condotta di ammoniaca «Togliatti-Odessa»

Sabotaggio dei gasdotti Nord Streams, esplosione sul ponte di Crimea (o di Kerch), il bombardamento della centrale nucleare di Zaporozhye, l'attacco di droni al Cremlino, la distruzione della centrale idroelettrica di Kakhovka e della condotta di ammoniaca «Togliatti-Odessa» ...

Questi sono solo alcuni esempi degli atti terroristici del regime di Kiev contro infrastrutture civili nell'ultimo anno.

Ci sono ancora dubbi sugli ideologi, gli autori e gli esecutori di tutti questi crimini mostruosi che stanno trascinando il mondo in un'escalation senza fine?

La Russia condanna fermamente gli atti deliberati di sabotaggio commessi dalle Forze armate ucraine contro infrastrutture civili di importanza cruciale - la centrale idroelettrica di Kakhovka e la condotta di ammoniaca «Togliatti-Odessa». Le azioni di Kiev sono di carattere estremamente pericoloso e, in sostanza, possono essere classificate come crimini di guerra o atti terroristici.

La distruzione della centrale idroelettrica di Kakhovka è il risultato di massicci attacchi portati dalle Forze armate ucraine per tanto tempo contro la centrale. Come ha notato il generale ucraino A.Kovalchuk in un'intervista al Washington Post del 29 dicembre 2022, le Forze armate ucraine già allora avevano lanciato un «attacco di prova con il sistema lanciarazzi multiplo leggero statunitanse Himars» contro una delle chiuse della Diga di Kakhovka per aprirvi una falla e verificare quanto sarebbe salita l'acqua nel Dnepr.

Inoltre, le autorità ucraine non solo hanno sottoposto la centrale idroelettrica di Kakhovka a massicci bombardamenti, ma hanno anche deliberatamente portato il livello dell'acqua nel bacino idrico di Kakhovka al livello critico aprendo le chiuse della centrale idroelettrica del Dnepr.

Tutto ciò attesta la natura premeditata della diversione compiuta. A ulteriore conferma l'immediata reazione iniziale del regime di Zelensky e dei suoi padroni occidentali, che hanno subito cercato di scaricare la responsabilità per l'accaduto sulla Russia. A tradire il coinvolgimento di Kiev nell'atto compiuto è il suo intento di utilizzare il disastro della centrale idroelettrica di Kakhovka per ottenere una maggiore pressione sanzionatoria contro la Russia. La dichiarazione del Ministero degli Affari Esteri dell'Ucraina del 6 giugno 2023 indica apertamente la necessità dell’introduzione da parte dell'Occidente di restrizioni contro «l'industria missilistica e nucleare» russa.

La distruzione della centrale perseguiva evidentemente anche una serie di obiettivi militari: primo fra tutti quello di distrarre l'attenzione al fine di creare occasioni favorevoli per il compattamento delle unità delle Forze armate dell'Ucraina e la prosecuzione della «controffensiva» diffusamente pubblicizzata, ma chiaramente in stallo.

La condotta di ammoniaca «Togliatti-Odessa» era di fondamentale importanza per garantire la sicurezza alimentare globale. È stata spesso menzionata nel contesto degli sforzi relativi all’implementazione di «L'Iniziativa del Mar Nero» - ​​​​«gli accordi di pacchetto» (stipulati ad Istanbul il 22 luglio 2022) sull’esportazione del grano ucraino e dei fertilizzanti e prodotti agricoli russi nel mercato mondiale. Attraverso la condotta di ammoniaca venivano pompati annualmente 2 milioni di tonnellate di materie prime per la produzione di fertilizzanti, il cui utilizzo consentirebbe di sfamare 45 milioni di persone.

Così le autorità di Kiev hanno inflitto un colpo agli sforzi comuni per contrastare le minaccie di carestia e assistere i paesi più poveri di Asia, Africa, America Latina, nonché alle iniziative umanitarie del Segretario generale delle Nazioni Unite A.Guterres.